Storie di San Costanzo. Memorie orali e repertori fotografici. A cura di Paolo Alfieri e Paolo Sorcinelli.

TIRITERA POLENTARA (Felice Giorgini –  Vieris Bernacchia)
Tromba solista: F. Giorgini - Voce: Nino Triani e coro
SteaVox - Fano 1949.

Correva l'anno 1994, quando fece capolino l'idea di ripercorrere la “memoria collettiva” di San Costanzo attraverso 'vecchie' fotografie. Fu così che dopo alcuni mesi vide la luce Il paese nella memoria, un fotolibro che in copertina riportava l'immagine (forse del 1936 o giù di lì) di otto coppie intente a ballare all'aperto sullo sfondo di un pagliaio e della torre malatestiana. Da quel momento San Costanzo e la 'memoria' si sono incrociati più volte. Nel 1997, con la ristampa anastatica di un prezioso volumetto del 1904 in cui l'allora ufficiale sanitario, Gastone Gherardi, tracciava un quadro delle Condizioni igienico-sanitarie del comune. Nel 1999, con Oscar e Uggiano nei giorni di Caporetto, un opuscolo con gli appunti inediti di Oscar Santini, cavalleggero sancostanzese coinvolto in una delle fasi più cruciali della 'grande guerra'. Nel 2003, con la realizzazione di un murale sulla facciata di una casa del Borghetto che raffigurava un bottaio, un fabbro e un carrettiere (ora scomparsi sotto uno strato di bianco) e con l'installazione di vari pannelli fotografici con le atmosfere, le situazioni e i personaggi del paese nei primi decenni del Novecento. Alcuni ricavati da lastre in vetro (impressionate fra il 1900 e il 1902 dal capitano-fotografo Gaetano Baviera) riemerse casualmente dai depositi della Biblioteca Federiciana di Fano. Poi, nel 2008, sulla scia di un progetto del Laboratorio di Storia Sociale dell'Università di Bologna, fu la volta di Lascerei respirare le colline. Storie di vita e di paese, una raccolta di brani tratti dalle 'storie di vita' di un centinaio di sancostanzesi sullo sfondo della macrostoria del ventesimo secolo. Finché, nel 2014, a vent'anni esatti dal primo approccio, il discorso sulla memoria riprese con la costituzione del Laboratorio di Memorie, la pubblicazione del 'quaderno' La memoria della guerra. San Costanzo 1940-1945 e con il primo allestimento espositivo di Un paese in bianco e nero, iniziativa che poi proseguì con cadenza annuale grazie al materiale fotografico raccolto da Paolo Alfieri con la collaborazione di centinaia di famiglie sancostanzesi. A quel punto, con 124 testimonianze (per circa 200 ore di registrazioni in audio e video) e con più di 5000 fotografie (un patrimonio che poche altre realtà possono vantare), “il paese nella memoria” poteva essere considerato a tutti gli effetti “il paese della memoria”. Una suggestione che Andrea Triani - allora presidente della Pro Loco – caldeggiò con entusiasmo, fino a suggerire altre iniziative editoriali per il 50° anniversario dell'Associazione. Così, mettendo assieme le testimonianze orali e i repertori fotografici, nell'ottobre del 2015 vide la luce Storie e immagini del '900 – Un'autobiografia collettiva di San Costanzo, e, a distanza di poco più di un anno, nel gennaio 2017, Il paese in posa. Gli studi fotografici e la rappresentazione dei sentimenti (1880-1960), che per la parte scritta attinge a piene mani dalle ricerche genealogiche di Roberto Piccioli e dalla documentazione processuale raccolta da Federico Sora. Sia i libri che le mostre ebbero un buon riscontro in termini di lettori e di visitatori ma era chiaro che il tema della memoria avrebbe potuto avere spazi di interesse anche extra moenia: fra tutti coloro che pur risiedendo in giro per il mondo avvertono ancora di aver le loro radici nel paese e più in generale fra quelli che per motivi di studio o per semplice curiosità sono attratti dai modi di vivere, dalle esperienze, dai costumi, dalle avventure e dalle disavventure di bisnonni, nonni e genitori. Ecco allora questo sito web (accessibile da qualsiasi postazione informatica) in cui sono confluiti i materiali cartacei e iconografici prodotti in un quarto di secolo. Non certo per suscitare fughe nostalgiche o improbabili accostamenti fra un mondo che non c'è più e l'oggi, ma per aiutare a comprendere un passato che per certi versi è appena dietro l'angolo. San Costanzo, luglio 2018 Post Scriptum Per chi non lo sapesse, San Costanzo è uno dei tanti paesi delle Marche nati attorno a un castello. Si trova in provincia di Pesaro e Urbino, sulle prime colline che fronteggiano il mare Adriatico, e periodicamente restituisce le tracce di ben più antichi insediamenti piceni. San Costanzo è conosciuto per la sua cinta muraria malatestiana e per la tradizionale "sagra della polenta" e ospita presso Palazzo Cassi, una pinacoteca di una certa rilevanza, un antiquarium e un'esposizione permanente di Roberto Patrizi (Agrà), pittore mondolfese che sui segni e sui colori del paesaggio marchigiano ha costruito la sua cifra artistica. A lui si deve anche "San Costanzo visto da San Martino", l'opera a tempera che caratterizza graficamente questo sito.

Laboratorio di memorie

Cinque libri da leggere online

Un paese in bianco e nero

Cinque mostre da vedere online